Quarantena e bruxismo, quali legami

In questo periodo di lunga quarantena, fatta di intere giornate trascorse a casa, di distanziamento sociale e di molte ore trascorse davanti al computer per gestire lo smart working, si è verificato un aumento delle tensioni emotive, nei casi in cui l’isolamento è stato totale, la solitudine ha causato in molte persone l’insorgere di ansia e depressione.
Stati emotivi alterati sono alla base del bruxismo che è un anomalo movimento di contrazione involontaria delle mandibole che si verifica sopratutto durante le ore di sonno. Normalmente questo fenomeno interessa il 30% della popolazione, ma si sono osservati un aumento dei casi e un’intensificazione del disturbo per chi già ne soffriva durante l’emergenza sanitaria da Covid-19.
Vi è mai successo di serrare i denti molto forte fino a emettere rumori di sfregamento mentre dormite o di svegliarvi al mattino con le mandibole indolenzite e un mal di testa insistente?
Questo fenomeno si chiama bruxismo e non va trascurato perché, se protratto, può danneggiare seriamente i denti, causare dolori muscolari al viso, cefalee e tensioni cervicali fino a disturbi non sempre reversibili dell’articolazione tempero-mandibolare.
Nel caso notaste qualcuno di questi sintomi, il consiglio è di rivolgervi al vostro dentista per prenotare una visita gnatologica.
Dott. Alessandro Chisoli
Ph: @lesly-juarez