Logistica: un settore non solo al maschile

In un’analisi del settore trasporti e logistica la prima impressione è quella di un lavoro prevalentemente al maschile, ma in realtà nel front e nel back office ci sono anche molte donne. La cooperazione di persone diverse per sesso, età e provenienza porta a una varietà di esperienze e visioni che contribuiscono al successo dei progetti. Benissimo, ma esiste un problema. Quello della logistica è un settore che richiede disponibilità 24ore su 24, 7 giorni su 7, e questo influisce sulla vita famigliare dei lavoratori. La soluzione?

Work life balance

Work life balance, ossia l’equilibrio tra la vita privata e il lavoro. Come far convivere sfera professionale e personale? Secondo un’indagine fatta nel 2022, per il 65% dei lavoratori intervistati gli aspetti prioritari sono l’atmosfera piacevole sul posto di lavoro e l’work life balance. L’indagine ha evidenziato che durante l’assunzione questo equilibrio non è offerto o comunicato chiaramente dall’azienda che si concentra principalmente su reputazione, solidità e sicurezza dell’azienda. Ma il work life balance è un aspetto prioritario, soprattutto per le donne. Come risolvere il problema? Con orari di lavoro flessibili o lavoro da remoto, ma nella logistica il ritmo di lavoro è invariato per cinque giorni alla settimana e per dodici mesi all’anno. Velocità e concentrazione influenzano le decisioni, lavorare sotto pressione, gestire il tempo… Non dimentichiamo che esistono anche delle buone strategie per rimanere produttivi ed efficienti sul lavoro senza inficiare la vita personale: ritagliarsi tempo per le relazioni sociali, imparare a dire NO quando si è subissati dal lavoro, non trasformare il tempo libero in una corsa a mille attività e definire dei confini di disponibilità.

Logistica al femminile: un’opzione di carriera

Oggi sempre più donne raggiungono alti livelli di formazione e studiano logistica, quindi il talento femminile sul mercato è destinato a crescere. Un progetto di sviluppo che la logistica deve considerare attentamente per sostenere nuove sfide. Con la formazione, in primis, ma anche con la flessibilità e con salari equi basati esclusivamente su competenze ed esperienza.